Questa volta il nostro blog è dedicato ad una visione da addetti al lavoro in questo anno di coronavirus.
Non è difficile dire che è stato davvero complicato affrontare questo cambiamento epocale che a messo a dura prova il nostro settore; non potendo dilungarmi elencherò per schematici punti le criticità più importanti.
1) Enorme pressione sui nostri 40 medici del lavoro: saltati nella prima e seconda ondata il tracciamento dei positivi la regione ha avuto la brillante idea di farci gestire e tracciare i positivi in ambito lavorativo, inoltre le aziende si sono rivolte a noi per qualunque problema dovessero incontrare in ambito sanitario.
2) Enorme pressione sugli ingegneri costretti ad inventare letteralmente nuove procedure per far fronte alle richieste di asl e aziende
3) Enorme pressione sulla segreteria dell’azienda; in alcuni momenti più che una normale attività aziendale sembrava di essere una centrale operativa del 118
4) Decreti, Dpcm, indicazioni regionali che si susseguivano non lasciandoci il tempo materiale di capire come muoverci
5) Confusione in merito ai test sierologici tamponi molecolari e antigenici un pasticcio all’italiana, molti centri ne hanno approfittato riuscendo a realizzare enormi guadagni spesso sulle paure dei clienti
6) In ultimo pensiamo per questione di etica e di morale e per dare il nostro piccolo contributo alla lotta al covid, tutte le attività fatte in più sono state erogate a titolo totalmente gratuito cosa che riempie tutti noi di orgoglio ma che mal si sposa con la logica aziendale
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