Manuale AMNA del medico competente : prima parte

23/07/2024
Autore: Dott. Paolo Aceti

Manuale  AMNA del  medico competente :  prima parte

Il nuovo manuale ANMA per il medico competente

Sommario generale

 

  1. L'acquisizione di una nuova azienda 13
  2. Il Medico Competente e la valutazione dei rischi 42
  3. La visita ai luoghi di lavoro 170
  4. Protocollo di sorveglianza sanitaria e profilo di rischio 177
  5. Cartella sanitaria e di rischio e gestione dei dati sanitari 239
  6. La sorveglianza Sanitaria 273
  7. Il giudizio di idoneità 306
  8. La tutela delle lavoratrici in gravidanza 343
  9. La riunione annuale della sicurezza 355
  10. Il Medico Competente coordinatore 367
  11. I dispositivi individuali di protezione 372
  12. Il primo soccorso in azienda 378

 

L'acquisizione di una nuova azienda

 

 

ACQUISIZIONE DI UNA NUOVA AZIENDA

  1. Primi passi: il contatto con il Cliente 16
  2. L’Offerta 18
  3. Il Contratto 21
  4. La lettera d'incarico 25

Come tutte le attività professionali, anche quella del Medico Competente può essere riassunta, pur

con estrema semplificazione, in un diagramma di flusso come il seguente:

 
   

 

 

Lo schema riassume i campi che devono essere esplorati per acquisire gli elementi e i dati necessari per “quotare” l’impegno che il Medico Competente dovrà erogare con le attività di sorveglianza sanitaria.

Tale compito è a nostro giudizio non delegabile dato che il MC è l’unico ad avere le competenze per analizzare le situazioni di rischio per la salute presenti in azienda e valutarne le soluzioni. È ammessa la delega alla raccolta dei dati fermo restando che la definizione dell’accordo contrattuale resta a carico del MC.

Questo testo seguirà quindi lo schema di cui sopra, come iter logico nell’affrontare i compiti del MC.

Per una discussione sulla logica funzionale (Ruolo e funzioni) del MC, si veda il capitolo “Logica funzionale del processo di definizione del giudizio di idoneità”.

 

 

 

L’articolo 28 c 1 lettera a) del D.Lgs. 81/08 impone a tutti i datori di lavoro che hanno almeno un dipen- dente o assimilato (2), di nominare il Medico Competente per l’effettuazione della sorveglianza sanita- ria nei casi previsti dal decreto stesso (3). I possibili clienti sono quindi moltissimi e con caratteristiche estremamente variabili: piccoli artigiani e grandi industrie manifatturiere, società di servizi, Enti di diritto Pubblico, Enti Locali e Statali, ecc.

È quindi letteralmente impossibile fornire indicazioni su come comportarsi nei primi approcci con il cliente che valgano per tutte le situazioni possibili, ci limitiamo a fornire alcune indicazioni gene- rali che riteniamo comunque utili.

Il primo contatto con il cliente può avvenire con molte diverse modalità. In genere è il cliente stesso che ricerca il MC, perché inizia l’attività o perché vuole/deve sostituire il MC attuale. In genere i canali utilizzati per rintracciare il MC possono essere:

  • Attraverso il “passa parola” di altri DL o su consiglio del MC precedente, situazione in fondo più favorevole per il MC in quanto c’è da sperare che il DL o chi per lui sappia già che ciò che cerca corrisponde alle caratteristiche del MC
  • Attraverso le società di servizi o gli studi È questa forse la situazione più sfavorevole per il MC che non ha quasi nessun potere contrattuale e si deve adattare alle disposizioni del centro servizi concordate con il DL che, in genere, non è molto interessato su chi invierà il centro servizi, purché esegua quanto concordato. D’altra parte è anche vero che è anche la situazione meno faticosa per il Medico, che non deve far nulla per acquisire la clientela e per impostare il rapporto professionale, in genere gestito del tutto dai centri servizi.
  • Attraverso le organizzazioni
  • Attraverso le associazioni
  • Su consiglio dei Servizi pubblici delle
  • Attraverso i contatti delle cattedre universitarie e di specialità.
  • Tramite annunci Internet o social o altri
  • Consultazione degli elenchi ministeriali o degli ordini

La situazione può essere molto diversa anche in relazione ai territori locali, in alcuni è ancora forte- mente prevalente il ruolo dell’Università e delle ASL, in altri prevale l’iniziativa individuale.

Comunque vadano le cose, il primo passo è quello di cercare di capire che cosa sta cercando il cliente e che cosa può/vuole offrire il medico: tra chi cerca un consulente sanitario a tutto tondo, perfetta- mente inserito nel contesto aziendale e chi vuole solo le firme al posto giusto c’è una bella differenza! D’altra parte, anche il MC deve decidersi su cosa offrire, se una consulenza di qualità, come cerca di proporre questo testo con il modello ANMA, o un ruolo centrato sulla quantità e sulla mera ottemperanza alle disposizione di legge.

Purtroppo spesso il DL non sa bene cosa vuole (se non ottemperare alla legge) e affida la ricerca a persone e enti aziendali che nulla sanno di medicina del lavoro, poco di cosa vuol dire ottemperare alle disposizioni del D.Lgs. 81/08. È ovvio che in questi casi la definizione della collaborazione diventa molto difficile.

Questo tema è affrontato in dettaglio nel capitolo “Il Contratto”.

 

1.1             LE INFORMAZIONI PRELIMINARI

Una volta accertato che può esserci una buona intesa tra domanda e offerta, è opportuno che il MC proponga l’organizzazione di un incontro auspicando la partecipazione del Datore di Lavoro o del dirigente delegato per la sicurezza, del RSPP, del RLS e del responsabile delle Risorse Umane (o di chi in azienda si occupa della gestione dei lavoratori).

La finalità è di creare un momento di iniziale reciproca conoscenza per permettere un’iniziale conoscenza dell’impresa, da sviluppare ed approfondire successivamente, ma che può già fornire impor- tanti informazioni sugli aspetti tecnici ed organizzativi, utili anche per l’eventuale seguente fase di elaborazione dell’offerta.

il MC deve cercare di capire al meglio la situazione del cliente per valutare quale possa essere l’im pegno richiesto e per verificare che non vi siano situazioni di ostacolo grave ad una collaborazione corretta o semplicemente che il MC non desidera, perché troppo complesse e non alla portata delle proprie possibilità professionali.

L’elaborazione di un’offerta presuppone almeno una conoscenza di base dell’organizzazione e della “rischiosità” dell’impresa che implica l’acquisizione di informazioni almeno sui seguenti aspetti:

  • dimensioni dell’impresa: numero dei dipendenti compresi i cosiddetti “atipici”; numero del- le unità produttive e la loro delocalizzazione sul territorio;
  • tipologia delle lavorazioni/produzioni;
  • principali fattori di rischio con particolare attenzione a quelli per la salute raccogliendo possibilmente informazioni anche sui livelli di esposizione dei lavoratori                                                                                                                                

 

                                                                                                                                                      

CONTATTI

Dichiaro di aver letto l'informativa sulla privacy e accetto che i miei dati siano trattati ai sensi del GDPR

A.P. Group S.r.l.
medicina del lavoro e sicurezza
sui luoghi di lavoro
IndirizzoViale Industria 138
27025 Gambolò (PV)
TelefonoTel: 0381.82.304
Fax: 0381.82.383