Ozono - Rapporto ISS n.56_2020.

02/12/2020
Autore: Ing. Andrea Ravanelli

Ozono - Rapporto ISS n.56_2020.

Il giorno 24/11/2020 su una delle principali televisioni nazionali, durante una trasmissione televisiva di satira, è andato in onda un servizio relativo all'uso dell'ozono per la sanificazione di ambienti in tempo di Covid-19. 

Senza voler esprimere alcun parere specifco sul servizio andato in onda, si ritiene che affidarsi, come fonte di informazione ufficiale, a trasmissioni di satira sia inappropriato in un momento di grave emergenza e di grande perplessità sugli eventi e sul futuro.

Per questo motivo si rimanda all'unico documento ufficiale presente in letteratura italiana ufficialmente correlato al Covid-19 ed utilizzato anche in ambito normativo, il Rapporto ISS Covid n.56/2020 del 23/07/2020, che trovate in allegato. Solo la letteratura ufficiale può essere da supporto, e non la parafrasi condotta da un servizio televisivo di una trasmissione priva del benchè minimo valore scientifico.

Alcuni estratti del rapporto allegato:

"Riguardo agli effetti a lungo termine, l’ozono è uno dei componenti dell’inquinamento atmosferico che è classificato come cancerogeno di Gruppo 1 (Cancerogeno per l’uomo) dalla IARC (2016). Per contro, la IARC non ha finora effettuato alcuna valutazione sistematica della potenziale cancerogenicità dell’ozono in quanto tale. Nel 2020 l’US EPA ha concluso che non vi sono evidenze adeguate per concludere sulla presenza o meno di una relazione causale tra l’esposizione a ozono e il rischio di cancro."

"Alla luce delle informazioni disponibili l’applicazione dell’ozono per la sanificazione può essere utile in diversi contesti ambientali. Tuttavia, in relazione alle sue proprietà pericolose e ai rischi associati, i generatori di ozono vanno utilizzati previa opportuna valutazione del rischio, adottando adeguate misure organizzative in modo da effettuare in totale sicurezza il processo di sanificazione. Per i motivi sopra richiamati ne è pertanto sconsigliato l’impiego in ambito domestico da parte di operatori non professionali."

"Nell’aprile 2020, l’US EPA ha pubblicato un ISA aggiornato relativo all’Ozono che conclude che “l’evidenza che descrive la relazione tra l’esposizione a ozono e cancro rimane “inadeguata per comprendere la presenza o l’assenza di una relazione causale” (US EPA, 2020)."

"Per quanto riguarda il possibile impatto sulla salute umana, sebbene l’ozono a basse concentrazioni non sia particolarmente tossico, ad alte concentrazioni può essere responsabile di effetti a carico dell’apparato respiratorio per alterazione della permeabilità degli epiteli, con conseguente riduzione della funzionalità polmonare (fino ad edema)"

"In condizioni reali il tempo di decadimento naturale necessario per rendere accessibili i locali è di almeno 2 ore e comunque fino a raggiungere una concentrazione residua inferiore alla soglia di percettibilità olfattiva per l’uomo, compresa tra 0,02 e 0,05 ppm, e pari a circa 1/10 della soglia di 0,2 ppm definita sicura negli ambienti di lavoro per un tempo di esposizione massimo di 2 ore."

"Ai fini dell’uso sicuro di ozono in ambienti lavorativi, è necessario predisporre idonee misure di prevenzione e protezione di tipo tecnico e organizzativo che includono dispositivi di protezione individuale (DPI). Complessivamente, tali misure devono riguardare sia gli operatori addetti al trattamento (lavoratori professionali che sono sottoposti a piani di sorveglianza sanitaria dedicata, formazione specifica sulle caratteristiche e sull’utilizzo dell’ozono, dotati di DPI nel caso sia necessario intervenire, ecc.) sia, ove necessario, i lavoratori che prestano la propria attività negli ambienti trattati con l’ozono. [segue lista delle misure di prevenzione e protezione, ndr]"

"Alla luce dell’informazioni disponibili sull’efficacia contro i virus, l’applicazione dell’ozono per la sanificazione può essere utile in diversi contesti ambientali. Tuttavia, in relazione alle sue proprietà pericolose e ai rischi associati, i generatori di ozono andrebbero utilizzati previa opportuna valutazione del rischio e adottando adeguate misure organizzative in modo da effettuare in totale sicurezza il processo di sanificazione. Per i motivi sopra richiamati ne è pertanto sconsigliato l’impiego in ambito domestico da parte di operatori non professionali."

Si rimanda alla lettura completa dell'allegato per avere un quadro chiaro, preciso e scientifico dell'efficicacia e dei rischi dell'ozono.

Rapporto ISS Covid n.56
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